Appena fuori dallo stretto cortile d’entrata alla Tomba di Giulietta, vi è una statua raffigurante due personaggi di una delle più famose leggende in Cina.
La statua è stata donata nel 2008 dal comune di Ningbo, dove è nata la leggenda che narra di due giovani, Zhu Yingtai e Liang Shanbo il cui destino finì con l’intrecciarsi tragicamente.
Zhu era una fanciulla di nobili origini che, desiderando frequentare l’università, allora interdetta alle donne, si travestì da uomo e si diresse ad Hangzhou, città nella quale studiava anche Liang, giovane letterato di umile discendenza. I due s’incontrarono e divennero amici inseparabili. Ben presto, Liang scoprì la vera identità di Zhu e i due finirono con l’innamorarsi perdutamente.
Il padre di Zhu però la costrinse a tornare a casa e a fidanzarsi con un giovane del suo rango. Liang non resistette al dolore di saperla promessa in sposa ad un altro e si lasciò morire.
Zhu, prima del matrimonio, chiese di poter almeno passare accanto alla tomba dell’amato e il padre pur di vederla sposata acconsentì; mentre la futura sposa piangeva sul sepolcro di Liang, all’improvviso la tomba si aprì e Zhu, senza esitare un attimo, si lasciò cadere dentro. Il sepolcro si richiuse immediatamente, per riaprirsi poco dopo; due farfalle di levarono in volo, erano le anime di Zhu e Liang, che si allontanarono e scomparvero all’orizzonte per sempre, finalmente libere di amarsi per l’eternità, come Romeo e Giulietta. Perché di Romeo e Giulietta, Zhu e Liang sono il “corrispettivo orientale”. Entrambe le leggende narrano, infatti, di un amore osteggiato che si conclude tragicamente e che riesce a trionfare solo dopo la morte.
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